Legami familiari, adattamento alla Yamaha e un ‘sogno’: Rea all’EICMA parla della sua nuova era in blu
Diversi gli argomenti toccati a Milano dal sei volte campione del mondo, alla sua prima uscita pubblica da portacolori della Casa di Iwata
Jonathan Rea (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK) la scorsa settimana a Jerez ha debuttato in pista da neo pilota Yamaha e oggi ha fatto la sua prima apparizione in pubblico all’EICMA dove ha parlato del rapporto suo e della sua famiglia con le moto della Casa giapponese, di come la Yamaha può essere guidata con stili diversi e di quale sarebbe il sogno per il Round che aprirà il 2024 a Phillip Island.
STORIA FAMILIARE CON YAMAHA: il papà di Rea, Rea e i suoi figli, un unico collegamento
Il papà di Rea ha guidato spesso delle moto Yamaha mentre Rea ha iniziato la sua esperienza motociclistica in sella a una PW50. Ora si chiude un cerchio; il nordirlandese ha detto: “È davvero bello. Questo è il mio primo impegno pubblico con il blu Yamaha ed è davvero una bella storia. Il mio percorso motociclistico è iniziato con Yamaha, con la PW50; potenzialmente si tratta della moto più iconica per tutti i bambini del mondo. È davvero bello avere finalmente la possibilità di guidare una Yamaha. Più recentemente ho corso contro Toprak e Locatelli. Sono riuscito a capire i punti di forza della moto, a Jerez ho potuto provarla per la prima volta ed è stato davvero bello”.
“Mio padre ha sempre corso con una Yamaha, con la YZF. Mi ricordo che il suo meccanico e aiutante sapeva utilizzare una telecamera. I miei amici avevano una fattoria con tanta terra dove andavamo a correre. L’aiutante di mio padre commentava le gare e noi riguardavamo i video. Ho iniziato a sentirmi come mio padre, ovvero come un pilota. I miei figli Tyler e Jake avevano delle PW50 ed è davvero bello far parte della famiglia Yamaha. Ho lasciato un team davvero bello ma in Yamaha ho trovato un’altra famiglia altrettanto bella”.
L'ADATTAMENTO ALLA YAMAHA: “Puoi guidare aggressivo come Toprak o molto dolce come Locatelli”
La YZF-R1, nelle mani del numero 54, in staccata l’abbiamo vista spesso con la ruota posteriore sollevata da terra. In occasione del test di Jerez Rea ha capito perché Toprak Razgatlioglu corre come è solito fare. Il numero 65 ha inoltre spiegato di aver capito come la Yamaha può essere guidata con stili diversi, citando Dominique Aegerter (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) e Remy Gardner.
Rea ha spiegato: “Toprak ha fatto delle grandi cose con Yamaha; abbiamo visto degli stili di guida spettacolari. Basta guardare le ultime foto della stagione. Toprak ha tagliato il traguardo davanti a Bautista, ma sullo sfondo c’erano Domi Aegerter e Remy Gardner. Hanno degli stili diversi. La Yamaha puoi guidarla in modo aggressivo come Toprak o molto dolcemente come Locatelli. La moto va davvero bene. Mi ha già quasi impressionato. In frenata ho utilizzato gli stessi riferimenti che avevo con la mia moto precedente, ma con molto più margine. Comparando i dati in staccata con Toprak, non devo fare niente meglio di lui. Questa moto accetta entrambi gli stili di guida. Ci vorrà del tempo per capire come posso guidare al meglio la Yamaha. Devo rendere mia questa moto; la posizione e la messa a punto sono gli ultimi aspetti. Abbiamo tanto tempo prima dell’Australia, l’idea è andare a Phillip Island ed essere competitivi dal primo giorno”.
INIZIARE IL 2024 CON UNA VITTORIA? “Sarebbe un sogno che diventa realtà…”
Nel 2015 a Phillip Island Rea ha vinto la sua prima gara con Kawasaki, imitato poi cinque anni dopo da Razgatlioglu in Australia al debutto con Yamaha. Rea nel 2024 riuscirà a fare altrettanto?
“Andrebbe oltre le aspettative. La stagione è molto lunga. Tante volte in passato abbiamo visto che a Phillip Island non si delinea il trend della stagione. Vogliamo essere competitivi. Se puntiamo al podio e a essere competitivi, perché non puntare alla vittoria? È un circuito che adoro. È come la mia seconda casa, mia moglie è di lì. Avrebbe un gran significato. Ricordo che lì ho vinto al debutto con la mia moto precedente. Vincere a Phillip Island con Yamaha sarebbe un sogno che diventa realtà”.
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